La creazione del logo è un’operazione che comporta molto impegno per un grafico.
Come si può tradurre una realtà complessa come quella aziendale in una immagine che la identifichi? E quali sono le caratteristiche che deve avere un logo per essere vincente? Te lo spiego in questo articolo.
La creazione di un logo richiede la combinazione di talento nella progettazione, creatività e capacità esecutiva. Molti proprietari di piccole attività chiedono aiuto alla rete, cercano un qualsiasi “programma per creare loghi” e si improvvisano grafici.
È il primo passo verso un insuccesso.
Ogni grafico che possa essere chiamato tale può creare un logo ma la padronanza di tutti gli aspetti di questo mestiere richiede molto tempo.
Il logo è parte del ben più ampio concetto del marchio. Uno e l’altro sono il fulcro del branding.
Un bravo grafico si riconosce facilmente: riesce a trovare la giusta ispirazione per trasformare una bozza in una idea vincente.
Logo e identità aziendale
Quando pensi a una persona la prima idea che ti viene in mente è “come si presenta”.
La stessa cosa avviene con il marchio.
Ogni azienda vuole attirare l’attenzione e spesso la competizione è molto forte tanto che differenziarsi ed essere riconoscibili diventa fondamentale.
L’identità aziendale è frutto della commistione di molti elementi: grafica, packaging del prodotto, biglietti da visita, cartelloni pubblicitari e molto altro.
Quando osserviamo un oggetto la prima cosa che facciamo non è leggere. Ne osserviamo la forma e il colore. Solo dopo leggiamo il testo, se presente.
Il logo è quindi un elemento piccolo ma essenziale, perché identifica l’azienda al primo impatto.
Creazione di un logo: ecco le proprietà che deve avere
Come deve essere un logo per essere di successo?
Il logo di un’azienda deve avere alcune caratteristiche fondamentali:
- impatto
- serietà
- riconoscibilità
- leggibilità
- leggibilità
Se pensiamo ai grandi marchi, sono tutti altamente riconoscibili. Alcuni sono cambiati nel tempo ma la loro idea originale è rimasta.
Prendiamo ad esempio il logo APPLE. Di per sé potremmo dire che non è nulla di speciale.
Si tratta di una mela. Ma poi visualizziamo il morso. È quello che dà il carattere al logo, lo rende unico.
La mela ha cambiato colore negli anni, dal 1977 ai giorni nostri, ma la forma è sempre stata la stessa. Una buona idea sarà comunque valida indipendentemente dal colore.
Ecco perché spesso si consiglia di fare delle prove “in bianco e nero”.
Non che il colore non abbia importanza, ma se la tua idea è forte anche cambiando colore… hai trovato quella giusta.
Considera inoltre che spesso la semplicità semplifica il riconoscimento soprattutto quando tanti marchi sono in competizione.
Ogni marchio deve focalizzarsi su un concetto, avere e raccontare una storia ed essere comunque semplice nella forma.
Il logo non è di solito un elemento isolato, senza il contesto di un sito web o un biglietto da visita o altro. Deve quindi potersi adattare ai vari utilizzi che intendi farne.
Ecco perché è bene “testarlo” su diverse applicazioni. Dalla stampa, al web.
Logo: tra simboli e parole
Il logo non deve mostrare ciò che fai ma chi sei.
L’esperienza insegna che più un logo è astratto e più ha lunga vita. Il significato, negli occhi di chi ti legge, viene attribuito in un secondo momento.
Se il logo è formato da parole, crea sempre un simbolo che possa rappresentarti e che possa utilizzarsi nelle diverse applicazioni (dal web alle app per cellulari). Potrebbe anche trattarsi di una lettera al contrario.
In alcuni casi può essere una buona idea avere un po’ di senso dell’umorismo.
Pensa al logo di Amazon, con una freccia (che è anche una risata) dalla a alla z.
Non vale per tutti i settori, ma in alcuni può funzionare.
Creazione di un logo: fondamentale il colloquio preventivo
Ogni cliente è diverso dall’altro e può avere anche obiettivi diversi.
Un buon approccio prevede che vi sia sempre un colloquio preventivo in modo.
Solitamente pongo alcune domande al cliente:
Cosa fai e come lo fai?
Cosa ti differenzia dagli altri?
Chi è il tuo cliente potenziale?
Sembrano domande banalissime ma non succede di rado che il mio interlocutore non sappia rispondere.
Nessun problema. Alle risposte ci possiamo arrivare insieme.
Quello che emerge dal colloquio preventivo sarà molto utile per la fase di creazione del logo.
Creazione di un logo: dalla bozza alla consegna al cliente
Di solito vengono sviluppate tre bozze con caratteristiche comunicative diverse.
Il cliente sceglierà in relazione diversi fattori: può scegliere il logo che rappresenta di più, secondo lui, l’azienda o quello che è più di suo gusto (dal punto di vista estetico) o ancora sceglierà la bozza più originale e innovativa. O deciderà di scegliere quella più tradizionale e istituzionale.
Il logo scelto sarà la base per il lavoro successivo del grafico, che continuerà a svilupparne l’idea fino all’approvazione.
Il logo approvato verrà poi consegnato al cliente in formato vettoriale, in modo che possa impostare la grandezza ideale per ogni suo scopo (flyer, brochure, manifesti), senza che l’immagine perda di qualità.
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